LA PUBBLICITÀ RIVAROSSI SULLA RIVISTA TOPOLINO

dal 1960 al 1980

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di Oliviero Lidonnici

 

 

Topolino è un periodico per ragazzi, edito da Arnoldo Mondadori, inizialmente pubblicato con cadenza quindicinale e, dagli anni Sessanta, settimanale. L’osservazione delle inserzioni pubblicitarie di Rivarossi, su questa rivista, ci permette di conoscere meglio la cronologia e l’evoluzione della sua produzione, infatti la pubblicità, essendo settimanale, spesso era più aggiornata dei cataloghi.

La collaborazione tra Topolino e Rivarossi inizia nel 1960 col famoso omonimo concorso, di cui riportiamo due inserzioni a titolo di esempio, riprodotte in basso e riferite rispettivamente ai fascicoli n.260 del 20/11/1960 e 264 del18/12/1960.

 

 

 

Nota per altre notizie ed immagini del suddetto concorso e della rivista Topolino in genere, vedi l’articolo di Giorgio Giuliani:

http://www.rivarossi-memory.it/Pubblicita_Gadgets/Conorso_Topolino_1960/Concorso_Toplino_1960.htm

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Il concorso termina a gennaio del 1961 e in quell’anno, sebbene in modo discontinuo, cominciano a comparire sulla rivista, inserzioni pubblicitarie che presentano modelli Rivarossi di rotabili italiani o americani. Uno dei primi, pubblicato sul n.284, mostra il carro a sponde “CL” (2009) anche inserito in un realistico diorama, arricchito dalla presenza della piccola diesel da manovra Badoni. C’è da chiedersi quale siano state le motivazioni di pubblicizzare modelli alquanto modesti e già in catalogo da oltre cinque anni. Diversamente nel fascicolo n. 311 vengono mostrati due nuovi modelli di motrici americane appena presentate dal Catalogo Novità 1961 di Rivarossi: l’art. 1885, FM in livrea Texas Pacific e l’art.1886 Southern Pacific.

 

 

 

Sempre sul finire dello stesso anno, vengono proposte altre novità 1961: la locomotiva americana B&O 96, art 1225 e l’impianto completo  composto dalla locomotiva “Castano” con tre carri, trasformatore e rotaie.

Tutte le tavole di questo periodo, sono firmate: Studio Della Costa

 

 

Nel 1962 le composizioni grafiche degli inserti pubblicitari di Della Costa, diventano più fantasiose; inizia un’epoca che mi piace definire: “dei motti e delle raccomandazioni”. Sebbene distanziati di otto mesi questi due inserti che seguono, sono caratterizzati dallo slogan:” Partite bene, partite Rivarossi” e si raccomanda: “Assicuratevi che quanto acquistate sia materiale Rivarossi”

 

 

Le due composizioni pubblicitarie suddette sembrano volutamente ricche di simboli e contenuti allegorici: la locomotiva 1114 (Gr 940) è tenuta “in palmo di mano”, la locuzione “portare, tenere in palmo di mano”, è sinonimo di grande considerazione e stima. Il tram dell’impianto 6400 è poi incentrato in un grande cerchio rosso: il cerchio, come anche la famosa “O” di Giotto, è simbolo di perfezione. Oltre l’immagine il testo martella sui “Perché” occorre partire con Rivarossi e nella prima tavola conclude con: “……e arriverete a possedere un impero ferroviario che vi divertirà per tutta la vita.”  …Sfido gli amici collezionisti di RRM a contestare questo assioma. Ma... Non facciamo scherzi! Assicuratevi che quanto acquistate sia materiale Rivarossi!

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IL PERIODO CON REVELL

Nei primi anni sessanta Rivarossi diviene distributore per l’Italia della californiana Revell e nel 1963 inizia a pubblicizzare su Topolino i prodotti di questa ditta; nello stesso anno, riguardo ai suoi treni elettrici, abbandonati simbolismi ed allegorie, ritorna alla concretezza di un modello fotografato su un plastico ma sempre comunque condito con toni enfatici: “splendido modello della regina delle locomotive italiane”.

 

Sulla sinistra la pubblicità Rivarossi di modellini Revell (sul n.413 del 27/10/1963) a destra la GR 691 di RR (sul n.418 del 01/12/1963)

 

Dal 1963 torna il vezzo dei motti con frase ricorrente “è Rivarossi il vostro treno elettrico di qualità” che imperverserà per almeno tre anni, dal 1963 al 1965.

L’inserzione sul n.418 presenta la locomotiva tipo GR 691: è un nuovo modello ma questa volta non se ne mette in risalto la novità come si era fatto sui fascicoli n.317, 318 e 367. Nelle settimane successive, nei fascicoli n.419 e 420 si cambia la veste grafica, mostrando vari modelli “anonimi” visti di profilo ed uno di questi, scelto a caso, è riproposto nello scorcio di un plastico tematico.

Alcune di queste tavole sono firmate “della Costa” anziché “Studio della Costa”

 

 A sinistra: plastico e treni americani sul n. 419 (8/12/1963) - a destra: plastico e treni italiani sul n. 420 (15/12/1963)

 

Nel biennio 1964/65 la pubblicità della ditta di Como è molto saltuaria; nelle poche inserzioni che ho ritrovato, il fondo diventa nero e mette in risalto due soli modelli per volta, ancora anonimi e posti di profilo. La scritta dello slogan diviene predominante, evidenziata in caratteri cubitali rossi. Nell’angolo in basso a destra invece con caratteri microscopici, si invita all’acquisto del catalogo dell’anno corrente e di altre pubblicazioni Rivarossi. Si noti come treni italiani ed americani vengano sempre pubblicizzati separatamente e stranamente si insista spesso a mostrare gli stessi modelli presentati negli inserti precedenti (locomotive Gr.940/1114, Gr.691, B&O96/1225 e I.H.B./1224) trascurando il resto della produzione.

 

Sinistra: questa tavola viene presentata su Topolino n. 468 (15/11/1964) e riproposta identica sul n.471 (06/12/1964)

        Nella tavola di destra si mostrano modelli americani inseriti nella stessa veste grafica ma è trascorso un intero anno: T.n.520 (14-11-1965) 

 

Si prosegue anche con la pubblicità dei modelli Revell che viene proposta alternativamente a quella dei treni elettrici Rivarossi:

 

Pubblicata su Topolino n.519 del 7/11/1965

 

LA COLLABORAZIONE CON LA RINASCENTE

Nella seconda metà del 1966 inizia la collaborazione tra Rivarossi e i grandi magazzini della Rinascente che si protrarrà almeno fino alla fine del 1969.

Le sedi di Milano e di Roma promuovono e vendono i prodotti della ditta comasca, con l’assistenza di tecnici a disposizione del pubblico, limitatamente al solo giorno di sabato ma in alcuni periodi in “tutti i giorni”. Leggendo le note delle inserzioni che abbiamo, si osserva che mentre la sede di Milano (in Piazza Duomo) sembra essere attiva, per la consulenza, per l’intero anno, la sede di Roma, nel nuovissimo edificio di Piazza Fiume, viene citata solo in alcuni periodi: settembre 1966, maggio 1968 e dicembre 1968 (nota: vedi anche le riproduzioni successive dal ’67 al ’69).

 

Nell’inserto a sinistra, con la pubblicità della Rinascente, si torna all’immagine del treno “in palmo di mano”, questa tavola verrà riproposta su diversi fascicoli e per inciso è indirizzata solo ai lettori di Milano e di Roma, infatti sullo stesso numero della rivista, a volte, troviamo un secondo inserto più generico ed indirizzato a tutti, in cui si invita all’acquisto dei nuovi cataloghi.

 

 

IL GIOCO A PREMI RIVAROSSI DEL 1967

.Nel fascicolo n.600 del 1967, assieme alla pubblicità del nuovo modellino della locomotiva “Bowker”, recentemente presentato sul catalogo ‘66 della Pocher, viene anticipato un gioco a premi che verrà pubblicato sul fascicolo della settimana successiva. Il gioco consisterà nella ricomposizione di un semplice puzzle che ove risolto ed inviato, sarebbe stato ricompensato con una pubblicazione Rivarossi a colori.

 

A sinistra la pubblicità sul fascicolo n.600 del 28 maggio 1967 con la proposta del gioco – a destra il gioco, pubblicato sul n.601 (05/06/1967)

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Il 1967 è probabilmente uno degli anni di maggior impegno pubblicitario di Rivarossi sulla rivista Topolino che si estende anche ai periodi a cavallo delle vacanze estive studentesche. Nota: in queste tavole è quasi sempre presente l’avviso della disponibilità dell’esperto alla Rinascente di Milano

 

Prima e dopo le vacanze estive: (da sinistra a destra) n.603 (18/06/1967) - n.605 (02/07/1967) - n.615 (09/09/1967) - n619 (08/10/1967)

 

LA “FANTASIA CREATIVA” DEL 1968

.Nel 1968 la pubblicità dello Studio della Costa, per i treni elettrici Rivarossi, diventa sempre più fantasiosa e tesa ad avvalorare la qualità dei suoi prodotti, attraverso tutta una serie di trovate, sempre diverse, per dimostrarne la professionalità e l’unicità. Si puntualizza la perfezione dei particolari (anche nelle parti nascoste), la segretezza delle tecniche produttive, le numerose maestranze addette a progettazione e produzione, la solidità ed il realismo delle componenti, la resistenza alle sollecitazioni, ecc.

C’è comunque da osservare che nonostante la rivista sia per bambini e ragazzi, questa pubblicità sembra sempre più indirizzata agli adulti.

 

 

(da sinistra) n.649 (05/05/1968)      -            n.667 (08/09/1968)           -                   n.674 (27/10/1968)

 

 

(da sinistra) n.675 (03/11/1968)      -            n.676 (10/11/1968           -                   n.677 (17/11/1968)              

          

 

(da sinistra) n.678 (24/11/1968)     -                  n.680 (08/12/1968)                     -                       n.681 (15/12/1968)

 

Dal 1968 al 1969 – IL CAMBIO DEL MARCHIO RIVAROSSI NELLA PUBBLICITÀ.

Sul fascicolo n.681 del 15 dicembre ’68, oltre alla suddetta inserzione delle “trecento persone lavorano nei nostri stabilimenti”, per il concorso “Se lo sai, rispondi” vengono poste in palio 20 confezioni di treni elettrici: fin dal famoso concorso “Topolino-Rivarossi” del 1960, i prodotti Rivarossi erano spesso utilizzati come premi dei concorsi settimanali. A destra nella tavola, in basso, vediamo anche una delle prime pubblicità dei nuovi treni in scala 0; presentata agli inizi del 1969, probabilmente è anche l’ultima a mostrare il vecchio marchio Rivarossi.  Basandosi sui fascicoli che abbiamo consultato, sembra sia la prima volta che la pubblicità di Rivarossi su Topolino, inserisce la foto di un bambino; ma qui si può supporre che lo scopo sia solo quello di dimostrare le notevoli dimensioni dei nuovi modelli in scala 0.

Per vedere altri bambini che giocano con i trenini Rivarossi dobbiamo arrivare alla seconda metà del 1971, probabilmente dopo l’uscita di scena della Studio della Costa. 

 

La confezione Rivarossi in premio al concorso “Se lo sai, rispondi!” del 1968 - A destra uno dei primi inserti pubblicitari del 1969 (n.688 del 2 febbraio). Questa tavola non sembra sia firmata da della Costa. In effetti la suddetta faceva parte di una serie di dieci immagini promozionali per il VII Salone Internazionale del Giocattolo di Milano. (Nota il logo al centro, in alto).

 

Anche nell’anno 1969 prevale la fantasia: non si presentano novità o modelli particolari ma si decantano le qualità dell’intera produzione, con trovate sempre più originali che spaziano dal manifesto “Wanted for quality”, in stile vecchio West alla raccomandazione di non abboccare all’amo delle cattive imitazioni, dal trenino in scala N che si nasconde dietro una moneta da 100£ ai fantasmi e alle dighe.  

Verso l’estate di quell’anno compare il nuovo e definitivo marchio Rivarossi, caratterizzato dalle due R bicolori. Si noti però che per tutto quest’anno il vecchio marchio non scompare ma convive con il nuovo, riducendosi progressivamente di dimensioni, forse per permettere alla clientela di abituarsi al nuovo. I cataloghi dell’anno, evidentemente compilati con largo anticipo, mantengono ancora il vecchio logo. Per questa ragione molti ritengono che il nuovo marchio sia del 1970 ma la pubblicità dimostra che il rinnovamento inizia invece dalla metà dell’anno 1969.

Continua la collaborazione con la Rinascente, limitata sembra alla sola sede di Milano (Roma non è più citata)

 

 

 

L’inserto del n.728 è simile a quello del fascicolo 719 che però era privo dell’avviso della Rinascente, invece presente su tutti gli altri del 1969. Tranne il “manifesto Wanted for quality” tutti sono firmati, come al solito, dallo Studio della Costa.

Tra la fine del ’69 e i primi mesi del 1970 troviamo almeno altri due inserti di questo genere che ho definito “fantasioso” ovvero non legato a schemi ripetitivi ma basato su temi originali e sempre diversi, poi si tornerà a proporre nuovamente filoni tematici.

 

Rivarossi fa “un buon lavoro”, a sinistra, è della seconda metà del 1969. Una foto per il vincente…è già dei primi di giugno del 1970: notare nel cerchio in alto il logo della manifestazione: “Settimana europea dei giocattoli”.

Invece è scomparso l’avviso di Rinascente: probabilmente la collaborazione si era conclusa nel 1969.

 

A partire dal 1970 scompare dalle inserzioni, la firma dello Studio della Costa, sostituita da TREND l’agenzia di grafica pubblicitaria fondata dallo stesso Amleto della Costa e si chiude l’epoca delle trovate di fantasia. Il tormentone del periodo sarà: “arrriva RRivarossi”. La proliferazione delle erre suppongo serva ad evidenziare la doppia “R” bicolore del nuovo marchio che, da quest’anno, compare ufficialmente anche sui cataloghi. La pubblicità è costantemente presente in tutti i fascicoli pubblicati dal 13 settembre fino al 20 dicembre; in quindici settimane si distinguono solo tre varianti della pubblicità, alternate in modo casuale e riproposte più volte (fino a sei).

 

 

 

Il 1971 è l’anno delle sfide lo slogan ricorrente “Rivarossi N.1 in ogni sfida”, si articola su cinque punti: robustezza, fedeltà, scelta, manovrabilità e prezzo.

 

 A sinistra, in bianco e nero su due pagine, inserita nei fascicoli: n.809 (30/05/’71) - n.830 (24/10/’71) e n.836 (05/12/’71). A destra la stessa pubblicità ma su pagina singola a colori, in occasione della Festa dei Bambini del 13 giugno, inserita nel n.810 (06/06/1971).

 

 

“Ma la sfida Rivarossi non finisce qui” infatti ci sono anche le sfide alla resistenza ed alla completezza che sfrutta la foto di un vero nodo ferroviario.

 

 

Sfida alla resistenza è sui numeri 810 (06/6/’71) - 826 (26/9/’71) e 838 (19/12/’71).                   Sfida alla completezza appare solo sul n.832 (07/11/’71)

 

 

Queste sono invece la sfida al prezzo e quella alla libertà di scelta, chiaramente riferita alle tre diverse scale disponibili.

 

 

Sfida al prezzo è pubblicata sul fascicolo n.835 (28/11/’71)     -       Sfida alla libertà di scelta è presente sul n.837 (12/12/’71)

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RIVAROSSI IN PREMIO IN ALCUNI CONCORSI DEL 1971

         Come si è detto, spesso la stessa rivista Topolino o anche ditte che promuovevano i propri prodotti sul settimanale, mettevano in palio confezioni di treni Rivarossi nei loro concorsi a premio. Nel 1971 questo avvenne almeno tre volte: sui fascicoli n.818 (01/08/’71) e n.837 (12/12/’71) per il concorso “Se lo sai Rispondi”, per due volte la rivista mise in palio 30 confezioni Rivarossi mod. 1007 e sul n.827 (03/10/’71) Il Cerotto Ansaplasto, per il concorso: “Trovami tu un nome” propose come 3° premio un (non meglio identificato) trenino “Rivarossi”.

 

 

 

         Nel 1972 non ho trovato inserzioni pubblicitarie di Rivarossi su Topolino. Nel catalogo Novità 1973 la ditta comasca presenta le nuove confezioni “Diorama” che subito pubblicizza su Topolino, dapprima con una singola pagina a colori di fine settembre, in cui presenta il diorama del treno del west (art. 1060) poi con inserzioni in b/n, concentrate negli ultimi due mesi dell’anno, probabilmente per indirizzare gli acquisti natalizi. Si limita a presentare solo altri due dei numerosi diorami in catalogo: il treno del circo (art.1062) ed il treno passeggeri al traino dell’e444 (art.1066). Ripropone ancora l’inserzione del treno del west ma in B/N e con diversa foto del bambino-pistolero. La grafica di quest’anno è firmata “timi pubblicità”.

 

 

 

Nel 1974 compare, verso la fine dell’anno, la sola inserzione pubblicitaria del concorso “Robin Hood ti aspetta a Disneyland con il Clan dei Rivarossi”.

Questa viene riproposta numerose volte tra la fine di settembre e la metà di dicembre. La grafica è nuovamente affidata a TREND di della Costa.

 

 

Nel 1975 le inserzioni sono tutte a colori ma in numero limitato. Si cerca nuovamente uno slogan, coordinato all’immagine proposta, che evidenzi la qualità dei modelli. La frase dell’anno è: “Guardalo pure da vicino. Vero in tutto all’originale: Rivarossi è ‘fermodellismo’!”

 

 

Nel 1976 la pubblicità Rivarossi si dirada sempre di più ma le poche inserzioni assumono quasi la configurazione di un dèpliant o di un mini-catalogo. Su due pagine a colori, con testo che spazia dalla storia dei treni alle aste dei modelli Rivarossi, concludendo col messaggio: “Ecco perché Rivarossi non è per “giocatori” di trenini, ma per fermodellisti: dagli 8 agli 80 anni!

Per la prima volta dal 1960, vengono trattati treni europei ed americani contemporaneamente sulla stessa inserzione

 

Pubblicato su Topolino del 31 ottobre 1976

 

 

Pubblicato su Topolino n.1098 del 12 dicembre 1976

 

Anche nel 1977 appaiono poche inserzioni, sempre su due pagine a colori e con treni italiani ed americani mescolati; il testo è però più stringato e si pubblicizza in particolare la pubblicazione Rivarossi: “I treni più famosi nel mondo”. Per promuovere il marchio viene anche offerto gratuitamente, il gioco da tavolo “Tuttintreno”. Nota: per altre notizie sul gioco vedi:

 http://www.rivarossi-memory.it/Pubblicita_Gadgets/Tutti_in_Treno/Gioco_Tutti_in_Treno.htm

 

Ancora una volta si cerca uno slogan che colpisca l’attenzione dei possibili acquirenti: “Conosci i veri treni Hi-Fi?”  L’acronimo Hi-Fi era assai diffuso all’epoca per contraddistinguere i costosi impianti audio stereofonici di qualità, molto in voga in quel periodo. La trovata dei treni Hi-Fi verrà ripetuta e sfruttata fino al 1980.

 

 

A sinistra l’inserzione a colori, su due pagine del 20 novembre 1977 sul fascicolo n. 1147 che promuove anche il gioco Tuttintreno.

 A destra la presentazione del gioco stesso, già mostrata nel numero precedente, 1146 del 13 novembre.

 

Nel fascicolo successivo (1148 del 27/11/’77) si persiste sul promuovere il libro “I treni più famosi del mondo” ed il gioco da tavola, gratuito, suddetto. Accattivante l’idea del treno che si materializza uscendo dal libro. La grafica dell’inserzione è sempre firmata da TREND, la stessa ditta di Milano che aveva creato il gioco da tavola.

Per quanto mi risulta non ci saranno ulteriori inserzioni pubblicitarie Rivarossi su Topolino per il resto di quell’anno.

 

 

Pubblicata sul fascicolo n.1148 del 27 novembre 1977

 

Nel 1978 si torna alla pagina singola con l’immagine molto nitida di un unico treno. A caratteri cubitali bianchi su sfondo rosso, sovrasta su tutto, lo slogan coniato l’anno prima:” Rivarossi treni elettrici Hi-Fi”. Nell’angolo in basso a sinistra insiste la promozione del solito libro: “I treni più famosi del mondo” scritto in caratteri microscopici ma questa volta con la foto della copertina. Altre indicazioni sono ridotte al minimo.

 

Inserzioni su Topolino (da sinistra a destra)   n. 1193 (08/12/1978) - n. 1197 (15/11/1978) - n. 1200 (26/11/78)

 

Nel 1979 la pubblicità Rivarossi su Topolino è sempre più rara e pretenziosa: si contano le chiodature del locomotore, esaltando la fedeltà di riproduzione. Si pubblicizza anche il libro-catalogo “Il treno, dalle origini ai giorni nostri” e si invita ad iscriversi al Clan dei Rivarossi.

 

 

Inserzione su Topolino n. 1247 del 21 ottobre 1979

 

.Per il 1980, ho trovato solo questa inserzione, firmata da TREND e basata sul confronto dimensionale tra un modellino in scala 0 del locomotore e444, poggiato su una rotaia, e una ruota al vero. Il testo, estremamente sintetico si limita a puntualizzare l’alta fedeltà…dei treni elettrici HiFi.

 

L’ultima (?) inserzione pubblicitaria di Rivarossi su Topolino (n.1300 del 26/10/1980)

 

Il 1980 è probabilmente l’anno del tramonto della pubblicità dei treni elettrici su Topolino: La presenza di Rivarossi è sempre più episodica ma anche Märklin, Lima, Minitrix e altri inserzionisti del ramo, sono scomparsi, dalle pagine della rivista per ragazzi o stanno per farlo.

 

 

Completato 21/03/2018 

                                                                                                                     OLIVIERO LIDONNICI     

 

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