Rivarossi

Il catalogo parti di ricambio! Mitica pubblicazione che non serviva per avere i ricambi, bensì per vedere come erano fatte dentro le locomotive che magari non potevamo permetterci, osservando le meccaniche sofisticate e inusitate.

I primi erano formato un po' più piccolo dell'A4 orizzontale, assiemato con fogli bucati e clip metallica di chiusura. Quello del 1970 è verticale in perfetto A4.

Fino alla seconda metà degli anni Sessanta vi erano ancora i ricambi per l'E626, la "Atlantic" FS, l'elettromotrice delle FNM...

Ben pochi negozianti si impegnavano a procurare i ricambi, attività di certo non remunerativa. Per anni ho chiesto la bustina delle sfere da 1 mm di diametro, che regolarmente si perdevano smontando i vecchi tipi di motore, e solo la sede della RR me le inviò, anche se tecnicamente "la casa non vende direttamente ai privati".

Il catalogo parti di ricambio è un pregevole oggetto di design industriale, paragonabile alla meticolosa mano del disegnatore dei rebus della Settimana Enigmistica.

Ogni locomotiva viene "esplosa" nelle parti principali: carrozzeria, telaio, carrelli, biellismo, tender, motore, accessori raggruppati, pantografi, e singolarmente assali, ganci, lampadine, ecc. in una vista prospettica dall'alto, con inclinazione verso sinistra.

Ogni modello - e di ogni modello anche diverse versioni - sono singolarmente disegnate, in un'epoca dove i programmi di disegno via PC non esistevano, dove non esisteva nemmeno il PC. Onore all'anonimo disegnatore.

Ben presto anche Rivarossi ha imparato a semplificare fotografando il modello smontato. Più precisione e chiarezza, ma si è persa la parte artistica del disegno al tratto.

Di una locomotiva sono elencate le diverse versioni che si sono succedute. Un solo esempio, il locomotore E646 viene proposto in ben quattro versioni che descrivono la storia del modello.