I Carri Rivarossi di Provenienza Pocher

di Gianni Carrara

 

Introduzione

Si aprono spesso tra gli appassionati discussioni sull’origine di alcuni modelli di carri merce prodotti da Pocher o Rivarossi o comunque ascrivibili  ai due marchi. L’obiettivo di questo breve scritto non è la descrizione dettagliata di ogni singolo carro ma solo di proporne una elencazione esaustiva sia dal punto di vista temporale che strutturale al fine di chiarirne l’origine e lo sviluppo.

Come è noto nei cataloghi Rivarossi i modelli solitamente non erano rappresentati con fotografie dei modelli reali ma con immagini disegnate e spesso assai diverse dal reale; al punto che alcuni carri furono rappresentati per anni. o sempre, con immagini prese dagli originali cataloghi Pocher o addirittura di fantasia. Tutto ciò rende molto difficile stabilire con esattezza quando ogni carro, o la sua variante, è stato introdotto.

A complicare le cose contribuisce la serie Rivarossi Junior in cui appaiono carri analoghi a quelli apparsi nei cataloghi generali come serie Modello. Comunque qui di seguito sono presentate solo fotografie dei modelli e la stima della loro datazione è basata anche sulle loro scatole originali.

Per una descrizione completa e dettagliata dei singoli carri, sia Rivarossi che Pocher, si rimanda alle apposite sezioni di Rivarossi Memory.

 

 

Le Serie dei Carri Pocher

Per una corretta comprensione dell’evoluzione dei carri chiusi Rivarossi richiamabili a Pocher è necessario richiamare la storia degli analoghi carri Pocher. Questi carri, appartenenti alla cosiddetta serie 300, costituiscono forse, con la loro varietà di livree, la tipologia più conosciuta dei carri Pocher e, come il resto della produzione Pocher, con l’arrivo di Rivarossi nel 1964 la serie 300 subì diverse modifiche, fra cui quella immediatamente più evidente, che permette l’immediata datazione del carro, fu il completo rifacimento del telaio. Fanno eccezione, come specificato più avanti, tre carri provenienti dalla serie 500 di Pocher.

 Tutti i successivi carri di Rivarossi furono basati, totalmente o parzialmente, sui carri Pocher post 1964 e sono gli unici presentati in questo scritto.

 

 

I Primi Carri

Dopo aver assorbito la Pocher nel 1964, Rivarossi mantenne comunque un catalogo separato dei modelli Pocher fino al 1968 per poi cessare definitivamente la pubblicazione dei modelli di origine Pocher come marchio indipendente. Tuttavia già nel catalogo generale 1964/1965 apparvero, come novità, quattro carri merce di chiara origine Pocher.

 

 

 

 

I due carri cisterna per la pulizia dei binari erano gli stessi del catalogo Pocher ed erano marcati Pocher nel telaio. Rimasero fino al catalogo 1972/73.

 

 

Anche lo spazzaneve rotativo era lo stesso delle ultime produzioni Pocher e rimase fino al catalogo 1969/70.

 

 

 

 

Il quarto carro di origine Pocher apparso nel catalogo 1964/65 è, dal punto di vista evolutivo, il più importante perche fu il capostipite di una notevole produzione di carri chiusi, normali o frigorifero, che si possono collegare, in un qualche modo, al nome Pocher. Si noti che questo carro è stato rappresentato per la prima volta sul catalogo Novità Rivarossi 1964/65 e fino al catalogo 1967/68 con l’immagine normalmente usata sui cataloghi Pocher per il proprio modello pre 1964 ma che non corrispondeva al modello Rivarossi

 

Quanto segue si occupa esclusivamente di questi carri chiusi.

 

Le Epoche dei Carri Rivarossi

Una volta stabilito che i carri Pocher da cui si sono evoluti quelli Rivarossi sono solo quelli presenti a catalogo dal 1964 in poi, è comunque necessario suddividere quelli Rivarossi in tre epoche produttive. Questa suddivisione non dipende dalla livrea del carro, che può esistere in più epoche, ma, analogamente ai modelli Pocher, dalla struttura del telaio.

Alcuni modelli appartengono a più epoche.

 

Fase 0

Questi carri sono identici agli analoghi carri post 1964 di Pocher, praticamente cambia solo la scatola.

Si tratta dei carri Interfrigo FS (art. 52) e Findus con scritta lunga (art. 54).

 

 

 

Fase 1

Questi carri hanno la cassa identica a quella post 1964 di Pocher; anche il telaio è praticamente uguale a quello Pocher ma i ganci con la molla metallica di richiamo sono sostituiti da nuovi ganci in plastica il cui richiamo era ottenuto tramite una levetta in plastica solidale con il gancio stesso la cui escursione laterale era limitata da due pioli sporgenti dal telaio.

Questi carri sono definiti come di origine Pocher.

 

 

 In particolare sono da segnalare tre carri che provengono dalla serie economica di Pocher, nota come serie 500, che furono utilizzati da Rivarossi esclusivamente nella propria serie Junior dove non furono comunque disponibili singolarmente ma solo in confezioni a partire dal catalogo Junior 1968.

Il telaio di questi tra carri è ancora marcato Pocher ma le ruote sono interamente in plastica.

Questi carri sono i modelli ASG (501/2/PO), Transfesa (502/2/PO) e Fyffes (503/2/PO).

 

 

Fase 2

Viene introdotto un nuovo telaio, contraddistinto dall’eliminazione della struttura tiranti/predellino, sostituita da una semplice staffa centrale di accesso, e dalla introduzione di nuovi ganci in plastica tenuti in posizione da due mollette laterali integrate con il gancio stesso. Il marchio diventa quello Rivarossi con la doppia RR. La prima apparizione di questo telaio è stimabile nel 1972/73. Nell’immagine seguente è stato rimosso un assile per meglio vedere il complesso del gancio.

 

 

Un elemento di confusione è creato dal catalogo generale 1972/73 in cui, per misteriose ragioni, furono riproposti alcuni carri con l’immagine e con il codice originale Pocher insieme a carri già con la codfica Rivarossi. Inoltre alcuni di questi carri furono riproposti negli anni seguenti sotto il marchio Rivarossi. Poiché non ho trovato alcuna conferma dell’effettiva commercializzazione di tali carri, in questo scritto sono proposti solo i carri nella codifica e versione Rivarossi.

 

 

La Codifica dei Carri nei Cataloghi

Un caso a sé stante nella codifica dei carri è rappresentato dal carro “Interfrigo” FS mostrato per la prima volta sul catalogo Novità Rivarossi 1964/65 con il codice 2049 e presente con tale codice fino al catalogo 1969/70 nel quale apparve come articolo 52 della serie Junior per poi apparire infine nel catalogo 1975/76 come articolo 2084 della serie Modello.

 

Il codice a due cifre della serie Junior

La codifica dei carri della serie Modello era a quattro cifre ma nel 1967 Rivarossi introdusse la serie economica Junior; in tale serie fu presentata una gamma di materiale rotabile identificato con una codifica a due cifre, tra cui tre carri di origine Pocher. Questi carri erano i modelli Interfrigo FS (art. 52), Findus (art. 54) e Spatenbrau (art. 62). Si noti che il carro Findus fu prodotto in due  versioni.

 

La Tabella

Qui di seguito viene proposta una tabella riassuntiva di tutti i modelli, con brevi note che richiamano eventuali caratteristiche particolari.

Nella colonna “Pocher” sono richiamati i codici dei modelli Pocher all’origine di quelli Rivarossi mentre la colonna “Tipo” identifica il modello. Le colonne “Fase 0 e 1” e “Fase 2” indicano il tipo di telaio dei carri; in ogni immagine è presente il catalogo dove è apparso per la prima volta il modello, dove “N” e “J” indicano i cataloghi Novità o Junior unitamente al codice del modello.

Come già scritto nell’introduzione non è sempre possibile identificare esattamente l’anno di apparizione nei cataloghi.

 

Tabella dei Carri Rivarossi Derivati da Pocher

Pocher

Tipo

Fase 0 e 1

Fase 2

Note

313

Interfrigo FS

2049 Interfrigo FS.jpg
Cat. 1964/65 N                     Art. 2049

Interfrigo FS 3.JPG


Cat. 1967J                              Art. 52 

Cat. 1975/76                           Art. 2084

*1

No

Spatenbrau

Spatenbrau 1.JPG
Cat. 1969/70                             Art.62

Spatenbrau 2.JPG


Cat. 1972/73                         art. 2078 

*2

328

Findus

Scritta lunga

Findus 1.JPG


Cat. 1967J                                Art. 54 

No

*3

No

Staufen Brau

Staufen 1.JPG


Cat.1972 N                          Art.2077 

Staufen 2.JPG


Cat. ?                                    Art.2077 

*4

325

Fruktnorlin

325.JPG


Cat. 1972/73                 Art. 325/2/PO 

Fruktnorlin.JPG


Cat. 1977/78                       Art. 2095 

 

315

Akerlund

Cat. 1972/73                  Art. 315/2/PO315.JPG


  

Akerlund.JPG


Cat. 1976 N                          Art. 2430 

*5

317

Scan

317.JPG
Cat. 1972/73                  Art. 317/2/PO

Scan.JPG


Cat. 1984 N                          Art. 2435 

 

318

Rimfo

318.JPG


Cat. 1972/73                  Art. 318/2/PO 

Rimfo.JPG


Cat. 1984 N                           Art. 2434 

 

312

Thermotransport

312 2a.JPG
Cat. 1972/73                  Art. 312/2/PO

No

 

No

Anker Bier

Anker 1.JPG


Cat. 1974N                            Art. 2087 

Anker 2.JPG


Cat. ?                                    Art. 2087 

*6

No

Findus

Scritta corta

Findus 2.JPG


Cat. ?                                         Art. 54 

Findus 3.JPG


Cat. 1975/76                         Art. 2429 

*7

No

Interfrigo

Logo nuovo

Interfrigo Nuovo 1.JPG
Cat. 1976 N                          Art. 2092

Interfrigo Nuovo 2.JPG


Cat. ?                                    Art. 2092 

*8

322

Bell

No

Bell.JPG


Cat. 1982 N                           Art. 2432 

 

319

SJ

No

SJ.JPG


Cat. 1984 N                          Art. 2436 

 

No

Frigorifero FS

No

Interfrigo FS.JPG


Cat. 1987 N                           Art. 2066 

 

No

STEF

No

2444 Stef.jpg


Cat. 1989 N                           Art. 2444 

 

No

Visvervoer Poissons

No

Visvervoer.JPG


Cat. 1988                              Art. 2440 

 

 

Carri esclusivi delle confezioni Junior

 

 

501/2/PO

ASG

 

501 1.jpgASG 2.jpg


Cat. 1968 J 

 

502/2/PO

Transfesa

 

502 a.jpg


Cat. 1968 J  

 

503/2/PO

Fyffes

 

503.jpgFyffes 2.jpg


 Cat. 1968 J 

 

 

Note

*1 – L’articolo 2049 ha il telaio Fase 0.

*2 – Questo modello rimase fino al catalogo 1986 ma fu sempre rappresentato da un’immagine con telaio Fase 1.

*3 – L’articolo 54 ha il telaio Fase 0.

*4 – Questo modello rimase fino al catalogo 1986 ma fu sempre rappresentato da un’immagine di fantasia non corrispondente ai modelli effettivamente realizzati.

*5 – Questo modello rimase fino al catalogo 1983/84 ma fu sempre rappresentato da un’immagine con telaio Fase 1.

*6 – Questo modello rimase fino al catalogo 1986 ma fu sempre rappresentato da un’immagine con telaio Fase 1.

*7 – Questo modello rimase fino al catalogo 1986 ma fu sempre rappresentato da un’immagine dell’articolo 54.

*8 – Questo modello rimase fino al catalogo 1990 ma fu sempre rappresentato da un’immagine con telaio Fase 1.