Evoluzione della Locomotiva Elettrica FS E 626

di Andrea F. Ferrari

[tratto da “Rivarossi – L’evoluzione dei primi modelli delle FF.SS.

A.F.F., Sandit-Libri Editore – 2° ed. Gennaio 2019]

 

E 626 RIVAROSSI

La storia delle E 626 Rivarossi nasce già nel lontano 1946, quando in catalogo veniva presentato solamente il modello della F.N.M. 2002 ma, allo stesso tempo, erano in progettazione ed ultimazione appunto i modelli Le 626, An1 e L B&O.

La E 626 sarà una locomotiva tra le più vendute da RR nel suo primo decennio di attività…e proprio il dato temporale molto arretrato in cui si colloca (produzione semi-artigianale) unito alle sue caratteristiche di forte “malleabilità” strutturale, dimostrano come questo modello sia stato quello che ha subito più variazioni sia in che ex fabbrica.

Infatti, la fisionomia della E 626 RR, seppur divisa in due diverse generazioni, il cui spartiacque coincide con il 1949/50, rimane pressoché invariata in tutti i quattordici anni di vita.

Questa caratteristica, unita appunto alla struttura del locomotore divisa in tanti pezzi sciolti da assemblare, hanno reso possibile un elevato grado di intercambiabilità tra le parti con cui “comporre” il modello, sia tra le più datate che tra le giovani.

Un fatto, questo, di cui non solo la fabbrica ha usufruito (per ovviare spesso e volentieri ad un sovrannumero in magazzino di componenti “anacronistici”) ma anche i modellisti negli oltre sessant’anni di tempo passati, per abbellire – manipolare – accomodare le proprie E 626.

A ciò si aggiungano gli esemplari “concepiti” tra le mura domestiche di casa per mezzo delle versioni in Kit, di grande successo con cui ognuno si sentiva un operaio Rivarossiano.

La E 626 dunque risulta uno dei, se non IL, modello più elaborato e ricco di varianti della vecchia produzione RR, superiore anche alle E 424, poiché copre un arco temporale dove in RR si sperimentarono e vennero superate, perfezionate, cambiate molte scelte sia estetiche che di funzionamento.

Il modello venne commercializzato in tutte le Serie di mercato (Normale, Standard, Economica, Standard48, SM, Rossa, Blu, Verde, Collezionisti), ognuna con una sua particolare caratteristica.

A ciò bisogna aggiungere poi le svariate varianti proposte in una stessa Serie (questo soprattutto nei lontani anni ’40) e in ultimo, ma non meno importante, le versioni per i Mercati Esteri – ovvero un’esplosione di colori !

Parlando in generale, la E 626 subì, come si accennava, una revisione generale a livello di dettaglio – NON di struttura – intorno al 1950, anno in cui vennero presentate le Serie Colorate e in cui il catalogo generale si arricchì di non pochi modelli.

Si parla appunto di 2° Generazione dal 1950 al 1959; nove anni in cui il modello, proposto in tutte le fasce di mercato, non subì più alcun importante cambiamento nelle caratteristiche delle parti che lo componevano.

Ex adverso, proprio il gran n° dei componenti permisero una continua evoluzione e rinnovamento della locomotiva – sia a livello meccanico chiaramente – che, soprattutto, a livello estetico.

Le variazioni di colorazione, il cambiamento di pantografi e la diversa disposizione dei corrimano sono i caratteri principali per cui differenziare le E 626 RR…e checché se ne pensi, le combinazioni possibili sono innumerevoli.

Dunque, rimane “solamente” uno il vero problema nella catalogazione dei modelli: distinguere le Varianti Originali da quelle Elaborate.

Ripeto, non poca cosa…

 


Di seguito un breve e schematico riassunto della storia evolutiva del locomotore

Per una migliore ed esaustiva analisi evolutiva si consiglia la consultazione de
"Rivarossi - L'evoluzione dei primi modelli delle FF.SS."
2° ed. in uscita a Gennaio 2019


PROTOTIPO - 1946

 

SERIE NORMALE "Le 626" (AC)


 


1947

Inversione di marcia automatica per sovratensione, funzionante in AC a 3 o 2 rotaie, in beige non verniciata con tetto grigio opaco e serbatoi rossi, carrelli rifiniti in rosso, pantografi primordiali rossi con strisciante in rame mobili e funzionanti, respingenti in argento molleggiati, targhe frontali rosse senza scritte, illuminazione interna ma assente sui frontali con fanali colorati in giallo, ganci in ottone, presine di corrente in ottone, ruote rosse con vela piena.


 


1948

Idem come sopra, nuovi pantografi primordiali nichelati, targhe frontali rosse senza scritte, illuminazione interna e frontale presente (fanali forati), ruote nere (o rosse) a vela piena, funzionante in AC 3 rotaie.

- VERSIONE in beige con tetto metallizzato o grigio e serbatoi rossi, carrelli rifiniti in rosso

- VERSIONE in verde, idem


 

1949

Idem come sopra, pantografi nichelati, nuove targhe frontali con decals e numero di matricola su fondo tutto arancione, illuminazione interna e frontale presente e (fanali forati), ruote nere (o rosse) metalliche a vela forata

- VERSIONE in beige con tetto quasi sempre metallizzato (non più grigio) con serbatoi rossi, carrelli rifiniti in rosso;

- VERSIONE idem, in verde;

- VERSIONE FINE '49: ultime versioni con nuovi pantografi a ricciolo ibridi del 1° tipo, carrelli con pedanine frontali nichelate e ruote rosse.

 

SERIE ECONOMICA "Le 626 Ec." - STANDARD "Le 626/St" (AC)


 


1947

"Le 626 Ec."
Senza inversione di marcia automatica (manuale o solo marcia avanti), funzionante in AC a 2 o 3 rotaie, in beige, tetto grigio opaco (o metallizzato) con serbatoi rossi, carrelli non rifiniti, pantografi fissi non funzionanti (mobili su richiesta) e cassa con o senza intaglio per l'alloggio della levetta del commutatore (per il potenziali inserimento della linea aerea), respingenti fissi, targhe frontali rosse (o assenti), illuminazione assente con fanali chiusi non verniciati, ganci e dettagli metallici in ottone, ruote rosse prima in bachelite poi in metallo, sprovvista di zavorre nei carrelli.
La versione Ec. poteva anche corrispondere a un modello del tutto uguale alla Serie Normale quanto a livello estetico.

"Le 626/St"
Idem come sopra, funzionante solo su sistema in AC a 3 rotaie, prevista anche in Impianto Completo economico con carri merce. La versione del 1949 è come precedente Serie St, con nuovo telaio di serie predisposto per l'illuminazione (qui assente) dei fanali (forati), carrelli con pedanine frontali, panconi completamente Non verniciati senza decals


SERIE STANDARD 48 "Le 626/St48" (CC)



1948

(Prime forniture fine '47)
Pantografi di base fissi (possibilità di avere anche quelli mobili con un sovrapprezzo), commutazione per la linea aerea NON prevista (carrozzerie senza apertura per levetta laterale), inversione di marcia automatica a distanza, targhe frontali rosse senza scritte, illuminazione assente, respingenti nichelati fissi, ganci nichelati, ruote sempre metalliche nere a vela piena, carrelli NON rifiniti, zavorre nei carrelli inizialmente non presenti, poi sì.

- VERSIONE in beige non verniciata con tetto prima grigio poi metallizzato e serbatoi rossi, fanali chiusi

- VERSIONE idem, con pantografi mobili

- VERSIONE idem, in verde



1949

Idem come sopra, con nuovo telaio di serie predisposto per l'illuminazione (qui assente) dei fanali (forati), tetto quasi sempre metallizzato con serbatoi rossi, carrelli NON rifiniti.

- VERSIONE Pantografi fissi

- VERSIONE Pantografi mobili

- VERSIONE FINE '49: ultime versioni in beige con pantografi a ricciolo ibridi del 1° tipo, nuove targhe arancioni con decals, carrelli con pedanine frontali e ruote rosse forate.

 

SERIE BLU "Le 626" (AC)



1950/51

Pantografi a ricciolo del 2° tipo nichelati, pedanine frontali nichelate, ganci nichelati, respingenti massicci nichelati, fondo carrelli nichelato, senza corrimano frontali.
Carrozzeria in isabella scuro, carrelli sempre in colore bruno scuro rifiniti in rosso, biella e finestrini argento, targhe su fondo arancione, senza corrimano frontali.


1951/52

Pantografi nichelati, carrelli sempre rifiniti in rosso, targhe su fondo rosso, sempre con corrimano frontali.


1952/53

Pantografi bruniti, carrelli rifiniti in rosso, targhe su fondo rosso, sempre con corrimano frontali.



1953/54/55

Tetto metallizzato con serbatoi rossi, parti metalliche tutte brunite/nere, pantografi a ricciolo del 2° tipo bruniti/neri, carrelli NON rifiniti in rosso.

- VERSIONE Respingenti molleggiati neri, carrelli monocromi con biella non rifinita, borchiette dei carrelli non rifinite, targa su fondo rosso centrale con la sola decal "E 626".

- VERSIONE Respingenti nichelati, carrelli monocromi con biella rifinita in argento, borchiette dei carrelli rifinite in rosso, targa completa su fondo rosso.
 

SERIE ROSSA "Le 626/R" (CC)


 

 

1950/51

Carrozzeria in isabella scuro, carrelli rifiniti in rosso, senza corrimano frontali, targhe su fondo arancione.
Senza illuminazione.
- VARIANTE 1950 con carrelli NON rifiniti in rosso, senza corrimano frontali, targhe su fondo arancione.

- VARIANTE 1950 in bachelite non verniciata

- VARIANTE 1951 con carrelli rifiniti in rosso, senza corrimano frontali, targhe su fondo rosso.


 


1951/52

Pantografi nichelati, carrelli rifiniti in rosso, biella e finestrini argento, targhe su fondo rosso, con corrimano frontali. Senza illuminazione.



 

1952/53

Pantografi bruniti, carrelli rifiniti in rosso, targhe su fondo rosso, nuovi carrelli con corrimano frontali e pedanine frontali brunite. Ancora senza illuminazione.

- VARIANTE con carrelli senza corrimano frontali



 

1953/54/55

Pantografi bruniti/neri, carrelli Non rifiniti in rosso.
- VERSIONE Respingenti molleggiati neri, carrelli monocromi con biella in argento, borchiette dei carrelli rosse, targa completa su fondo rosso.

- VERSIONE Respingenti nichelati, carrelli monocromi con biella in argento, borchiette dei carrelli rosse, targa completa su fondo rosso.

- VERSIONE Idem precedente biella NON rifinita
 

SERIE ROSSA "Le 626/V" (CC)


 


1953/54/55

Pantografi bruniti-neri, respingenti sempre in argento fissi, pedanine, ganci, parti metalliche dei carrelli: il tutto scuro, targhe frontali assenti, mancorrenti laterali assenti o presenti, carrelli monocromi scuri, senza corrimano frontali, con ganci semplificati, illuminazione presente su una sola testata.
Varianti di colorazione:

- VERSIONE comune: tetto grigio con serbatoi grigi (con o senza corrimano).

- VARIANTE: tetto metallizzato e serbatoi rossi con panconi rossi.

- VARIANTE: tetto grigio e serbatoi rossi con panconi rossi.

 

SERIE COLLEZIONISTI "Le 626/R" (CC)



1959/60

Pantografi nuovi rossi a croce, respingenti completamente neri e molleggiati, pedanine, ganci, parti metalliche dei carrelli: il tutto scuro, targhe frontali su fondo rosso con scritte, non adesive, in bianco, tutti i corrimano presenti, carrozzeria in isabella, tetto grigio opaco con serbatoi rossi, carrelli e telaio in castano più chiaro, carrelli con balestre rifinite in rosso, finestrini ciechi e biella in argento; porta biella in nero, illuminazione su entrambe le testate sincronizzata con il senso di marcia, ruote rosse, nuova confezione.
 

SERIE VERDE "Le 626/V" (CC)


1950/53

Carrozzeria in bachelite non verniciata marroncina/rossastra (o raramente verniciata in isabella), tetto metallizzato con serbatoi rossi, illuminazione assente, levetta del cambio commutazione assente (carrozzeria con apertura laterale), pantografi fissi non funzionanti nichelati, corrimano laterali e frontali assenti, carrelli con panconi completamente NON verniciati, senza zavorre, monocromi scuri, senza corrimano, respingenti nichelati fissi, pedanine assenti, ganci semplificati a sbarretta, parti metalliche dei carrelli nichelate fino al '52 - ultime produzioni motore con lamina scura.
 

SERIE SM "SM 626" (CC)



19
48/1955

La serie in kit doveva rispecchiare fedelmente il modello Serie Rossa (variando durante gli anni come la /R).
I pezzi della carrozzeria venivano sempre forniti in bachelite non verniciata (i colori isabella erano venduti a parte), i carrelli non erano mai rifiniti, le targhe frontali erano in rosso senza decals. Sui panconi poteva essere applicata poi la decal "E 626" insieme al numero seriale. L'illuminazione non era prevista. Le zavorre sotto ai carrelli sono quasi sempre in metallo grezzo grigio.

Idem della Serie St48, prima generazione, in bachelite non verniciata (vecchio beige) con tetto metallizzato e serbatoi rossi, pantografi nichelati, senza illuminazione di fabbrica, senza zavorre nei carrelli;
scatola in cartoncino rosso, di grandi dimensioni, senza alcuna immagine.


1950/51
Idem della /R, in bachelite marrone/rossiccia non verniciata, tetto metallizzato e serbatoi rossi, senza corrimano frontali, pantografi a ricciolo nichelati, targhe prima arancioni poi rosse;
scatola piccola rossa uguale alla /R con etichetta "SM 626"


1952/53
Tetto metallizzato e serbatoi rossi, senza corrimano frontali (nonostante la /R ce li abbia), pantografi a ricciolo bruniti, targhe rosse; respingenti sia nichelati che molleggiati neri;
scatola piccola rossa uguale alla /R con etichetta "SM 626"

1953/54/55
Tetto metallizzato e serbatoi rossi, con corrimano frontali, pantografi a ricciolo neri, respingenti molleggiati neri, targhe rosse;
scatola grande in cartoncino di nuovo disegno con immagine grande.



Mercato Estero
- UK (versione Suitable for Hornby Dublo) (Idem Serie Rossa, CC 3 rotaie)
- USA (Idem Serie Rossa, CC 2 rotaie, N.M.R.A.)
- Penisola Scandinava (bachelite rossa, AC 3 rotaie)
- Benelux (verde)
- Le 626/V --> Versione canonica con tetto grigio o con tetto metallizzato
Versione ROSSA COMPLETAMENTE NON verniciata (nemmeno nel tetto)
Versione NERA


Andrea Ferrari è autore del libro: RIVAROSSI - L’evoluzione dei primi modelli delle FF.SS.

 

 

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