RITORNO AD ALBESE

LA PRIMA SEDE DELLA RIVAROSSI SpA - COMO (Italy) 

(di Massimo Ciarapica)

 

riproduzione del primo catalogo Rivarossi 1946

Mondo Ferroviario n.102 XII 1994, Editoriale del Garda, Desenzano del Garda (BS)

Riguardo alla prima sede della Rivarossi SpA (1945-1947), forse per la brevità del tempo di permanenza o per la inadeguatezza degli spazi, se ne è parlato sempre poco ed in modo superficiale, privilegiando giustamente per la dovuta immagine aziendale lo stabilimento storico di Via Conciliazione 74, dal 1965 Via Pio XI 157/159, di Como in attività dalla seconda metà del 1947.      Solitamente, in modo molto generico e dovendo pur partire da una descrizione, la si è indicata sempre come un “capannone”.

La Rivarossi nelle proprie pubblicazioni non si è mai espressa in merito se non nel fascicolo/catalogo  “Un trenino lungo 50 anni” del 1995, edito in occasione della Mostra al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano tenuta a celebrarne il cinquantenario, in cui la storia prende avvio “da quel garage in Provincia di Como dove Alessandro Rossi e il socio Riva hanno iniziato l’attività nel 1945 ………”.

Sergio Betti in “Rivarossi quaranta anni di treni 1945 - 1985” (Trenitalia n.43 XI/XII 1985) la indica come un garage, Giovanni Cornolò in “Rivarossi. La più amata dagli italiani.1945 - 1995” (Mondo Ferroviario n.103 I 1995) come un garage adattato a officina, lo stesso Alessandro Rossi come un’officina di quattro locali (RF la Rivista della Ferrovia n.1 Primavera 2007).

In sintesi “un garage di quattro locali adattato ad officina”.

In effetti la sede era sistemata nel primo e più piccolo cortile di servizio della settecentesca Villa Bassi - Roncaldier di Albese con Cassano. Complesso, diviso da un alto muro e cancello dal secondo contiguo cortile padronale vero e proprio, che nel corso del tempo ha svolto funzioni di scuderia, rimessa carrozze, deposito, alloggiamento della servitù e del custode, magazzino, garage e … garage adattato all’officina ed ai laboratori di una azienda di modeste dimensioni, quale poteva essere la ASA  (commutatori elettrici) di cui Antonio Riva era già socio divenuta quindi Rivarossi.

Il nostro viaggio parte dal n.5 della Rivista del Giocattolo, organo ufficiale del Raggruppamento Nazionale Fabbricanti di Giocattoli e affini, numero speciale per la Mostra del Giocattolo - XXV Fiera Campionaria di Milano 14/29 Giugno 1947.

Nell’elenco degli espositori leggiamo l’esatto indirizzo al 29 Giugno della sede Rivarossi

RIVAROSSI – Off. Miniature Elettroferroviarie

treni in miniatura - scatole costruzioni meccaniche e automobiline da lancio

Albese (Como): Via Bassi 6 - Telef. 12.25

  

Albese con Cassano, in Provincia di Como, nasce nel 1928 dalla fusione dei comuni di Albese rivolto verso Erba  e Cassano rivolto verso Como, cittadina nell’immediato dopoguerra con una popolazione di circa 2.500 abitanti (censimento 1951 2652 abitanti - fonte ISTAT).

Prima di passare al sopralluogo effettuato con mia moglie Mariella il 29 Marzo 2008 è bene introdurre Villa Bassi - Roncaldier, oggi Casa di Cura Villa San Benedetto Menni, centro ospedaliero privato gestito dall’Ordine delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù.

(foto pubblicitaria Casa di Cura San Benedetto - Albese con Cassano)

 

Panoramica dall’alto del complesso Casa di Cura San Benedetto. A sinistra in alto la sede originaria di Villa Bassi-Roncaldier,  a destra il nuovo complesso a Y inaugurato nel 1979.

La settecentesca Villa Bassi-Roncaldier, dai lineamenti barocchi (quattro piani ivi inclusi seminterrato e sottotetto), è caratterizzata dalla tipica pianta a due cortili contigui delle ville che si trovano lungo la pedemontana. L’aspetto esterno è quello di un’opera architettonica di pregio, l’interno è stato ampiamente ristrutturato per dare spazio ai reparti della Casa di Cura benché alcuni ambienti siano stati preservati per il  loro valore architettonico e per la loro bellezza.

Il tutto si estende su di un’area di 19 000 metri quadrati che ospita un giardino all’italiana disposto su tre livelli e un viale alberato fiancheggiato da antichi tigli (l’originale accesso a Villa Roncaldier).

Edificata nel primo ‘700 è stata proprietà dei Sangiuliani, dei Raimondi nel primo ‘800, dei Bassi, quindi dei Roncaldier e di seguito:

1954  il 30 Settembre 1954 Villa Roncaldier e parco vengono acquistati dall’ordine delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di

          Gesù per 32 milioni

 

1955  viene aperta la Casa di Cura

 

1956  terminano i primi lavori di ristrutturazione del complesso, iniziati nel primo semestre 1955 (costo complessivo 107 milioni), ed  inaugurazione ufficiale della Casa di Cura il 21 Giugno

 

1973  inizio lavori struttura moderna ad Y ultimati nel 1979

 

1994 dopo il trasferimento dell’attività clinica nella nuova struttura (a partire dal 1979) la Villa, disabitata da oltre un decennio e in pessime condizioni di conservazione, è sottoposta ad un recupero di restauro nel rispetto della struttura originaria sulla base di un progetto approvato dalla Sovrintendenza ai Monumenti della Lombardia. I lavori, affidati all’Arch. Lietti, si sono conclusi nel 1997

 

(foto Casa di Cura San Benedetto - Albese con Cassano)

 

Villa Bassi - Roncaldier dopo i restauri degli anni ’90

 

 

 

(foto aerea Google Maps, elaborazione Lu Jihan - Treviso)

(Dettaglio della zona di pertinenza della Rivarossi)

Foto aerea dell’abitato di Cassano con il complesso, a destra, di Villa Bassi Roncaldier - Casa di Cura San Benedetto

 

La foto evidenzia il primo cortile piccolo di servizio, già sede  Off. Miniature Elettroferroviarie Rivarossi con ingresso in Via Bassi, il secondo cortile più ampio padronale, il giardino all’italiana che confina per un considerevole tratto con Via Roma ed il nuovo complesso della Casa di Cura.

Il portone di accesso della Villa da Via Bassi, in origine ingresso di servizio, ne è stato l’ingresso principale sino alla fine dei lavori della nuova struttura ospedaliera terminati nel 1979, l’attuale ingresso è ubicato in Via Roma 16.

Percorrendo la centrale Via Roma di Albese con Cassano, dopo aver costeggiato la recinzione del giardino all’italiana della Casa di Cura San Benedetto, giriamo a destra in Via Benedetto Menni che ci conduce dopo poco in Piazza Camillo Meroni e nell’abitato di Cassano.

(Google Earth, foto elaborazione Lu Jihan - Treviso) 

Alla nostra destra vediamo la via senza uscita Carlo Bassi. I numeri civici negli anni sono cambiati ed al n.6 oggi corrisponde il cancello di una proprietà privata, che si può intravedere dopo la prima vettura parcheggiata a destra. In precedenza il n.6 era il portone in fondo alla via, ora n.4, cioè il portone dell’ingresso secondario di Villa Bassi - Roncaldier.

Ci incamminiamo in quella direzione.

(foto Mariella Petrini - Treviso)

Ad una anziana coppia del posto ho chiesto se si ricordavano che vi fosse una Ditta che costruiva trenini nel 1946/47.

“ i trenini ?”, mi ha risposto la donna, e dopo una pausa …… “lì dentro” … indicandomi il portone.

(foto Mariella Petrini - Treviso)

 

(foto Mariella Petrini - Treviso)

 Il portone non è molto ampio ma sufficiente per il passaggio di una macchina o furgoni non grandi degli anni ‘40/’50.

Alessandro Rossi, parlando dei plastici aziendali, ricorda: ” …… il primo plastico, eravamo ancora a Cassano Albese, l’abbiamo fatto in ditta. Era il primo anche per me, dotato di linea aerea ma con rotaie non ancora di nostra produzione. Lavorammo fino all’ultimo per riuscire a finirlo in tempo per l'esposizione alla Fiera del giocattolo di Milano. Allora avevo una Topolino cabriolet e per portarlo a Milano lo caricammo sul carrello della mia barca. C’eravamo io al volante, mia moglie e due dei miei per tenermi sveglio, perché per finirlo non avevo dormito da giorni … ma arrivammo in tempo”.

 (da intervista di Giorgio Giuliani “10/03/2007 Incontro col FONDATORE: Alessandro Rossi” - www.rivarossi-memory.it)

 

                                

foto Casa di Cura San Benedetto - Albese con Cassano)

Vedute dell’insieme dei due cortili rispettivamente da Ovest (foto a sinistra) e da Est (foto a destra).

 

(foto Mariella Petrini - Treviso)

Lato a destra entrando dal portone, visto dal cancello del cortile interno.

 

 

(foto Mariella Petrini - Treviso)

Lato a destra entrando dal portone.

 

(foto Mariella Petrini - Treviso)

Il portone di ingresso visto dal cortile piccolo interno.

 

(foto Mariella Petrini - Treviso)

Lato a sinistra entrando dal portone. In questa porzione dell'edificio era situata la prima sede Rivarossi, con al piano terra l'officina e al piano primo il montaggio.

 

Nella foto che segue sono evidenti le differenze del cortile con lo stato del 1956 e quindi del 1945.

(foto Casa di Cura San Benedetto)

La foto, scattata durante la benedizione del Vescovo in occasione dell’inaugurazione ufficiale della Casa di Cura Villa San Benedetto il 21 Giugno 1956, evidenzia dietro al cancello parte della precedente struttura del cortile piccolo, prima sede Rivarossi.

Il restauro del 1955-56 non ne ha intaccato la pianta e la metratura almeno del dopoguerra, quello del 1994 riporterà invece lo stesso cortile e la Villa, seguendo il progetto approvato dalla Sovrintendenza ai Monumenti della Lombardia, più vicino alla configurazione settecentesca iniziale eliminando le modifiche architettoniche aggiunte nel tempo.

(foto Mariella Petrini - Treviso)

Veduta parziale, dal cancello, del cortile padronale della Villa e della Suora che con pazienza ci ha seguito nella ricognizione.

Un ringraziamento particolare a Suor Antonietta Seghetti, Madre Superiora Suore Ospedaliere al Marzo 2008, per aver concesso l’ingresso a Villa Bassi - Roncaldier, permesso di scattare foto, per le indicazioni ed informazioni generali

fonti:

La Rivista del Giocattolo n.5 VI 1947

numero speciale per la Mostra del Giocattolo - XXV Fiera Campionaria di Milano 14/29 Giugno 1947

Edizioni Riunite, Milano

 

Trenitalia n.43 XI/XII 1985, Bettiart Edizioni, Roma

Sergio Betti in “Rivarossi quaranta anni di treni 1945 - 1985”

 

Mondo Ferroviario n.102 XII 1994, Editoriale del Garda, Desenzano del Garda (BS)

la Rivista include la riproduzione a colori del primo catalogo Rivarossi 1946 (pieghevole di otto facciate)

 

Fascicolo/Catalogo mostra del 5O° al Museo della Scienza e della Tecnica, Milano. 1° Dicembre - 29 Gennaio 1995".

"Un trenino lungo 50 anni. La storia della Rivarossi attraverso i modelli dei treni”

 

Mondo Ferroviario n.103 I 1995, Editoriale del Garda, Desenzano del Garda (BS)

Giovanni Cornolò in “Rivarossi. La più amata dagli italiani.1945 - 1995”

 

Casa di Cura San Benedetto Menni - 50 anni fatti di cuore 1955/2005

Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù

Arti Grafiche Maggioni, Dolsago (LC), 2005

 

RF la Rivista della Ferrovia n.1 Primavera 2007. Edizioni A.C.M.E. Milano

Walter Bellagente e Alessandro Buonopane in “Il signor Rivarossi”

 

Informalmente, Rivista del Centro Ospedaliero Villa San Benedetto Menni, Albese con Cassano (CO)

numeri vari  2003-2011

 

e

 

www.rivarossi-memory.it

intervista di Giorgio Giuliani  “ 10/03/2007 Incontro col FONDATORE: Alessandro Rossi ” 

 

Stabilimento e Museo