LA FAMIGLIA COS.MO.

di Paolo Giacobbo

 

 

 

Su questa famiglia, i suoi genitori ed antenati, come sulla sua parentela con Francesco Biaggi si potrebbero fare molte congetture, tuttavia è più prudente attenersi ai fatti documentati.

 

Si tratta in ogni caso di una famiglia molto ristretta della quale ben pochi membri sono arrivati ai nostri giorni.

 

Eccone qui riuniti alcuni

 

in tutto quattro motrici, declinate, soprattutto le 691, in diverse versioni, a cui si affiancano alcune vetture a carrelli.

 

Dal 1946 al ’51 indirizzo  di questo costruttore è  stato “Via Zarotto 6 Milano“, non lontano da Via Ciro Menotti, sede della Biaggi / GEM

 

Se ne trova traccia anche in alcuni listini dei negozi dell’ epoca, come questo di Mastro Geppetto

 

 

tuttavia, visti i prezzi, spesso questi articoli venivano venduti solo su ordinazione.

 

 

Il “Gottardo“

 

Erroneamente menzionato anche come “automotrice“, viene proposto in livrea verde oppure in rosso/marrone

 

 

 

 

E’ una locomotiva free-lance a tre assi, di ispirazione elvetica, parente delle RSM 800 Maerklin

 

 

e di altre prodotte da Liliput/Mecanic-Wien

 

 

o dallo svizzero Buco

 

 

 

Se ne conoscono due versioni, per CA a quattro rotaie (istema Biaggi) e in CC a tre rotaie. Da un singolo esemplare all’ altro variano il diametro e la testa delle viti  e la forma dei nottolini di fissaggio sulle testate

 

 

 

Esiste anche in confezione completa di binari, trasformatore e tre vetture CIWL

 

 

 

 

Le vetture della CIWL contenute nel set hanno tutte lo stesso telaio e la stessa cassa, variano solo le scritte

 

 

 

Ecco un dettaglio del binario a 4 rotaie

 

 

 

La 290 FNM

 

 

E’ una macchina molto bella per l’ epoca,che rende molto bene l’idea di potenza del prototipo reale

 

 

Essa ha alcune parti in comune con la 691

 

quali ingranaggi, carrello a due assi, parti del biellismo, ruote portanti, e funziona esclusivamente in CC a tre rotaie.

 

Come la 691 ha il telaio in acciaio e la sovrastruttura in metallo pressofuso. Ne esistono due versioni che differiscono per alcuni dettagli come il diametro dei mancorrenti e le ruote portanti, a disco nella prima versione, a raggi e di produzione Rivarossi per la seconda versione.

 

 

 

 

Il tram a carrelli

 

Costruito per Rivarossi

 

 

 

e chiaramente ispirato alla serie 5000 delle ATM, esiste in due versioni, per CC e per CA, e può montare un pantografo nichelato a ricciolo Rivarossi o il trolley a rotella.

 

Esiste in blu, in giallo  in verde a due toni e forse anche in altri colori. 

Il telaietto motore in acciaio è fissato alla cassa  senza  possibilità di rotazione e impedisce alla vettura di abbordare curve strette.  Carrello portante ecarter centrale sono in ottone.

 

La cassa è in lega di zinco.

Questa motrice prende corrente dal pantografo da un lato e dalle due rotaie a massa dall’ altro. Le sue ruote non sono isolate.

Il suo motore può funzionare in corrente continua o alternata, ma possiede una sola bobina induttrice, quindi questa motrice non possiede retromarcia.

 

Presentiamo qui un esemplare in livrea verde a due toni e munito di pantografo

 

 

 

 

che porta il numero 632 immediatamente successivo a quello della vettura blu precedente

 

 

 

Quest’ altra vettura blu

 

 

presenta invece la particolarità di essere etichettata COS.MO sotto il telaio

 

 

e di essere mossa da un motore a corrente continua e, di conseguenza, può invertire la marcia con l’ inversione della polarità.

 

Ed ecco tre rare immagini di tre tram COS.MO riuniti insieme

 

 

 

 

La 691

 

La 691 viene annunciata nel 1947 sul catalogo Rivarossi

 

 

 

e con un foglietto della COS.MO

 

 

Le consegne delle macchine vendute direttamente dal costruttore iniziano nel ’48, le COS.MO /Rivarossi arrivano sul mercato nel ’49

 

 

 

Dal 1951 esse vengono vendute esclusivamente da Rivarossi .

 

Pur di produzione molto limitata, soprattutto a causa del prezzo di vendita proibitivo per l’ epoca, se ne possono annoverare ben sei versioni:

 

1° versione

 

Comprende le locomotive prodotte e vendute da COS.MO e quelle realizzate da COS.MO per Rivarossi, che differiscono tra loro solo perché le seconde portano sul pancone anteriore e sul tender il bollino con il numero progressivo tipico delle RR fino al 1958 con qualche eccezione.

 

 

 Alcune portano la scritta COS.MO sui fianchi del tender, altre no. 

 

Caratteristiche :

– Ruote motrici interamente metalliche ed isolate al cerchione

– Ruote portanti e ruote tender a disco in acciaio o in alluminio

– Cilindri fresati per permettere la rotazione del carrello anteriore

– Carrello posteriore ”piccolo“ con barra di fissaggio piatta in alluminio

– Presa di corrente dalla sola locomotiva con contatti striscianti dal primo e terzo asse motore

– Tender con barra d’ accoppiamento fissata al tender e non isolata

– Tender con carrelli metallici a fiancate spesse e non molleggiati, come da foto

– Fari in acciaio nichelato, non illuminati e fissati tramite viti verticali

– Mancorrenti grossi

– Respingenti fissati a vite, grossi e nichelati

– Il praticabile sinistro è fresato in corrispondenza dei porta-spazzole del motore

 

La maggior parte dei modelli conosciuti sono in CC , qualcuno in CA, la locomotiva era prevista anche per funzionamento a 4 rotaie sistema Biaggi.

Le due foto che seguono mostrano come la 691 COS.MO renda bene l’ impressione di maestosa potenza della locomotiva reale

 

 

 

 

2° versione

 

Caratteristiche come la prima versione, ma:

 – Illuminazione anteriore a due lampadine

– Respingenti molleggiati RR con guaine spesso rosse

– Carrello posteriore grande con staffa piegata in acciaio

– Ruote portanti e del tender RR a raggi

– Nessun numero sui panconi

 

Previste per CC e raramente per CA

 

3° versione

 

Come le precedenti, ma :

 – Fari non illuminati, più piccoli rispetto alla 1a versione

– Respingenti RR fissi come quelli delle prime L/221/R

– Carrelli tender RR in zamak, molleggiati

– Corrimani di diametro medio

 

Sono conosciuti solo esemplari in CC

 

 

4° versione

 

Caratteristiche :

– Telaio modificato con montaggio del motore in posizione più bassa

- Ruote motrici in plastica

- Praticabile sinistro non fresato in corrispondenza dei porta-spazzole del motore

– Accoppiamento con perno isolato lato tender Prodotte in CC e CA

– Scritte FS 691 001 sul pancone anteriore e sul tender

 

 

– Fari illuminati a due lampadine

– Corrimani sottili RR

- respingenti molleggiati con guaina bruna

 

Solo per CC

 

5° versione

 

Caratteristiche :

– Telaio macchina Rivarossi in genere brunito e meno massiccio rispetto alle versioni precedenti

– Prese di contatto anche dal tender con cavetto di collegamento, foro per il cavetto sul focolaio all’interno della cabina

 

Prodotte in CC e CA

 

 

6° versione

 

Differisce dalla versione precedente per i seguenti particolari :

– Accoppiamento con il tender tramite perno intermedio isolato lato tender

– Cilindri più piccoli e non fresati

– Fari non illuminati , in genere bruniti , diversi dai precedenti

 

 

Conosciuta  solo in CC

 

 

E per finire, un cordiale saluto da otto di queste macchine:

 

che hanno avuto la gentilezza di farsi fotografare insieme

 

 

 

Collaborazioni

Industria italiana modellismo