L’ITALIA DEI TRENINI PERDUTI

                    

INCO Giochi, Officine Hop-Là .... e Quercetti

(Giorgio Giuliani)

La Quercetti di Torino è al giorno d’oggi una delle più valenti ditte di giocattoli educativi in Italia. Ho avuto a che fare con questa ditta casualmente: pochi anni fa avevo acquistato per mio figlio un aeroplanino Quercetti con elica a molla, e a forza di sbattere l’elica si era rotta, ho allora ho mandato una e-mail al Servizio Clienti per richiedere un’elica di ricambio. Prontamente mi ha risposto una gentile signora del loro servizio assistenza e dopo pochissimi giorni mi sono arrivate (gratis) alcune eliche di ricambio: un servizio cortese, veloce ed efficientissimo, anche alla luce dei pochi soldi che costava quel giocattolo. Ebbi una favorevolissima impressione da questa ditta, che tra l’altro è rimasta una delle poche aziende produttrici di giocattoli effettivamente “made in italy”. Ma la cosa finì li

 

La confezione della Gr.685 a molla

 

 

Poi cercando informazioni sulla Inco Giochi di Torino, che realizzava la Gr 685 a molla in scala 0 e che dotata di motore elettrico comparirà sul catalogo RR 1950, ho ritrovato magicamente la Quercetti.

 

Il fondo del tender della Gr.685 per Rivarossi

 

Ma andiamo per ordine.

 

Alessandro Quercetti nacque a Torino, prima della guerra era impiegato come operaio alla Westinghouse, ma la sua passione per gli aerei lo portò a costruire aeromodelli e quindi a conseguire il brevetto di volo a vela. Era il 1938; la guerra era alle porte e Alessandro divenne pilota da caccia.[1]

Nel 1945 a venticinque anni, appena congedato iniziò una nuova vita, prima come venditore di legnami e di macchine utensili, poi finalmente alla Inco Giochi a progettare giocattoli, trenini, tram a motore e persino piccole imbarcazioni.[2]

 

Il tender della Gr.685 marcato Officine Inco sul lato e Hop-là sul fondo

 

Nel 1947 fondò la sua prima società che chiamò Officine-Hoplà e iniziò la sua attività con la creazione di trenini in metallo, missili e aerei giocattolo per poi proseguire con l’invenzione di “Galoppa”, il cavallo giocattolo che galoppava realmente, com’era nei suoi sogni di bambino.[3]

 

Quando nel 1951 la Inco Giochi fu costretta a chiudere Alessandro riuscì a diventarne uno dei proprietari:   così nacque la Quercetti.[4]

 

 

 

 

Quindi mancano chiare notizie sulla Inco Giochi (Industria Confezione Giocattoli), a parte che operava a Torino nell’immediato dopoguerra e chiuse nel 1951 per diventare la Quercetti tuttora esistente.

 

Littorina a molla del 1946

 

 

Due confezione del Tram a molla del 1948

 

 

Motoscafo "Aldebaran" del 1947

 

   

Rana meccanica

 

 

 

 

 

E’ notevole scoprire che le misteriose “Officine Hop-Là” che con la Inco Giochi realizzavano la Gr 865 in scala 0 a molla erano state fondate nel 1947 da Alessandro Quercetti.

 

Galoppa - Officine Hop-Là

 

 

E devo anche rimarcare la somiglianza tra il percorso di Alessandro Quercetti e quello del giovane Alessandro Rossi che nel 1945 appena congedato fondava la Rivarossi …

 

La Gr.685 a molla Inco/Hop-là in scala 0 (Museo del giocattolo di Zagarolo)

 

 

Un altro piccolo tassello sull’industria italiana del modellismo che comincia ad andare a posto!

 

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Per info su Quercetti SpA: http://www.quercettistore.com/

 

Note:

[1] Vittorio Marchis da "Avvenire" del 16 ottobre 2011    http://www.quercettistore.com/en/node/695

[2] Sara Vignati, Giulia Cosseddu comunicato stampa "Scompare Alessandro Quercetti, un mito italiano nella storia del giocattolo mondiale" febbraio 2010  http://www.quercettistore.com/news/scompare-alessandro-quercetti-un-mito-italiano-nella-storia-del-giocattolo-mondiale

[3] Vittorio Marchis, ibid.

[4] Vittorio Marchis, ibid.

 

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